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Come diventare imprenditore agricolo, le regole da seguire

Come diventare imprenditore agricolo, le regole da seguire

In Italia migliaia di giovani ogni giorno decidono di dedicare la propria vita alla natura e allo sviluppo delle nuove attività imprenditoriali che possono essere legati all’agricoltura e all’allevamento. Se si vuole diventare un imprenditore agricolo e avere anche successo, una delle prime regole da tenere in mente è che in questo settore non si improvvisa assolutamente nulla, infatti online possiamo trovare davvero tantissimi articoli che illudono le persone dicendo che in questo settore non occorrono moltissime nozioni ma solo tantissima volontà.

Ovviamente una persona guidata dalla passione può vincere ogni ostacolo ma non è certo questo il settore. Infatti un intensa preparazione è il giusto mix tra conoscenze e creatività potrebbe trasformare un azienda agricola in un business di tutto successo. Molti non conoscono la differenza tra coltivatore diretto e imprenditore agricolo, quindi la prima cosa da fare è capire bene questa differenza. L’imprenditore agricolo è colui che esercita alcune delle seguenti attività come coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Come possiamo notare un imprenditore agricolo a diverse sotto categorie.

Ormai sono quasi 10 mila le nuove imprese agricole che sono nate nonostante la crisi del 2012, la maggior parte delle imprese vede come imprenditori giovani che hanno un’età inferiore ai 30 anni.

Oggi giorno purtroppo lo Stato non facilita la vita dell’imprenditore ma nonostante ciò grazie alla consultazione di esperti nel settore è possibile continuare con un iter burocratico semplificato ma necessario. L’imprenditore agricolo ha l’obbligo di fare l’iscrizione presso il Registro delle Imprese e quest’ultima va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività.

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Fino a qualche anno fa l’imprenditore era costretto ad un ping pong tra i vari uffici governativi, INPS, INAIL e Agenzia delle Entrate. Ora dopo il decreto che c’è stato nel 2007 ha la facoltà di parlare con un unico ufficio ovvero il Comunica dov’è possibile regolarizzare la propria attività. Grazie a questo sportello tutta la modulistica da presentare è divisa in due tipi a seconda se questa sia una persona fisica ad effettuare l’impresa o se sia una società. I modelli possono essere scaricati dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Tutti i nuovi imprenditori agricoli che siano essi singoli o società non hanno l’obbligo di tenere alcuna scrittura contabile come prevede “l’articolo 2214”. Forse oggi giorno uno dei principali ostacoli di un imprenditore agricolo è l’enormità di fondi che bisogna investire per iniziare questa attività.

Molti infatti si scoraggiano prima di partire per via delle lunghe pratiche burocratiche ma con un po’ di pazienza e la frequentazione dei vari uffici si riesce a risolvere questo problema grazie ai fondi che vengono dati dalla Comunità Europea. Per le nuove imprese infatti con la redazione di un business plan è possibile ricevere un finanziamento per avviare la propria attività, questi finanziamenti a differenza di quanto avviene per le altre attività commerciali possono essere dati dalle regioni di appartenenza e anche dall’Unione Europea.

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