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Metodi di valutazione aziendale: il reddito

Metodi di valutazione aziendale: il reddito

Per valutare un’azienda si possono utilizzare diversi metodi; tra questi vi è il metodo del reddito.

Effettuare una valutazione d’azienda con questo metodo significa valutarne le condizioni di produzione presenti in un determinato periodo, sulla base di un modello razionale e indiretto basato sui flussi. In questo modo, viene assegnato un valore all’azienda in funzione dei risultati che è ragionevole attendersi da quell’azienda nel corso degli anni a venire. L’obiettivo di questo metodo, quindi, è quello di valutare l’azienda come un insieme unitario, basandosi sulla relazione tra redditività e valore.

Quando si vanno a calcolare i flussi, è necessario considerare alcune importanti variabili:

  • Entità dei flussi attesi: maggiore è l’entità dei flussi che si attendono, maggiore ci si aspetta che sia il valore dell’azienda.
  • Tempo: a parità di altri fattori, un’azienda che produce per prima risultati più significativi ha sicuramente più valore di una più lenta ad ottenerli.
  • Tasso di rischio: più bassa è la componente di rischio, più alto è il valore dell’azienda (a parità degli altri fattori).

In questo tipo di valutazione, come nel metodo patrimoniale, i beni accessori e di avviamento vengono valutati a parte, in quando non sono investimenti inerenti alla gestione caratteristica dell’azienda.

Per applicare il metodo reddituale per la valutazione di un’azienda, è necessario seguire il seguente iter:

1. Definire un orizzonte temporale.
2. Stimare i flussi di reddito attesi.
3. Determinare il risultato economico: normalizzare e integrare il reddito contabile.
4. Prevedere i flussi futuri.
5. Determinare il tasso di attualizzazione.

Gli orizzonti temporali delle aziende sono difficili da definire ma, per ragioni pratiche, si tende a definire un limite temporale, da un minimo di alcuni anni (da 3 o 5 anni) fino all’infinito.

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Nel caso in cui il successo dell’azienda fosse legato alla persona dell’imprenditore o nel caso di concessioni in scadenza o nel caso di imprese in precario equilibrio economico, è possibile anche considerare intervalli di tempo più piccoli.

Successivamente, è necessario iniziare la fase di informazione e documentazione per poter stimare i flussi di reddito dell’azienda. Per la valutazione, è necessario avere consuntivi, prospetti di bilancio e quanto possa essere utile per valutare al meglio il reddito.

Il conto economico dell’azienda deve mostrare i risultati ottenuti nelle diverse aree della gestione aziendale (caratteristica, accessoria, finanziaria, tributaria e straordinaria).

A questo proposito, il reddito viene sottoposto a due importanti procedure: normalizzazione e integrazione.

Per una corretta valutazione, è necessario normalizzare il reddito, ovvero depurarlo da tutte quelle componenti di reddito straordinarie. Solo in questo modo è possibile individuare la reale capacità reddituale dell’azienda. Questa operazione di normalizzazione prevede tre passaggi: l’identificazione, nel tempo, di proventi ed oneri straordinari, l’eliminazione di questi dalla gestione caratteristica e la neutralizzazione delle politiche di bilancio.

Dopo la normalizzazione del reddito, si passa alla procedura di integrazione alla quale si arriva per gradi. Vengono valutate le plusvalenze latenti che generano componenti positivi di reddito solo quando vengono ceduti. La stima dei beni immateriali viene effettuata attraverso il metodo del costo, dei flussi e del mercato.

Poi, è necessario passare alla configurazione dei flussi di reddito attesi. Per effettuare una corretta valutazione, è possibile analizzare singoli anni, flussi medi relativi all’intero orizzonte temporale e flussi analitici per i primi anni, oltre ai valori medi per il periodo successivo.

Infine, si arriva a determinare il tasso di attualizzazione che serve ad esprimere, anche se in maniera soggettiva, il rapporto tra reddito e capitale.

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In conclusione, l’adozione del metodo reddituale tiene conto dei flussi, della loro distribuzione temporale e del rischio connesso al loro conseguimento. Questo modello di valutazione aziendale è particolarmente adatto nel caso di aziende stabilizzate.

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