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Perché tutti vendono tabaccherie

Se sei alla ricerca di un’attività su cui investire e hai pensato di rilevarne una già esistente, ti sarà già capitato di leggere numerosi annunci di tabacchini in vendita. Ne trovi diversi anche su questo sito. Ma perché tutti vendono tabaccherie?

Sorge il dubbio, ed è legittimo, che si tratti di un settore in calo. Forse non si fanno più i numeri di una volta e il gioco non vale la candela… magari rilevarne una non è per niente un buon investimento.

In realtà il discorso è più ampio

Se osservi con attenzione gli annunci presenti sul nostro sito, però, ti renderai subito conto che l’offerta di aziende, società, negozi, studi professionali e industrie in vendita è veramente vasta.

Se la domanda è “perché tutti vendono tabaccherie”, probabilmente va estesa anche su altri settori. In molti cedono i propri studi dentistici o minimarket, così come negozi di abbigliamento o le falegnamerie tramandate di generazione in generazione. In realtà il settore della compravendita aziendale – in Italia ma anche all’estero – ha una crescita inarrestabile.

Il dubbio resta: si tratta, dunque, di aziende poco floride che hanno deciso di mollare la presa? Per niente.

In base alla nostra esperienza la percentuale di imprese in fase di cessione che non naviga in buone acque è veramente minima.

In ogni modo non rientra nel target delle aziende che selezioniamo: proponiamo solo società dalla comprovata salute economica.

Se ci rifletti bene la casistica è infinita. Dietro ogni azienda c’è spesso la storia di una famiglia o comunque di imprenditori che fanno le loro scelte in base a situazioni specifiche.

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Motivi per i quali viene messa in vendita un’impresa

Quando selezioniamo le attività da proporre ai nostri clienti chiediamo ai proprietari perché hanno intenzione di cedere la propria impresa.

In genere riceviamo queste risposte:

• “È un’attività di famiglia ma non ci sono eredi che se ne vogliono prendere carico e io sono prossimo alla pensione”;
• “Ho deciso di investire su altro perché voglio aprirmi a nuovi mercati”;
• “Siamo più soci, ognuno con la propria mentalità, e non riusciamo ad avere un punto di vista comune”;
• “Ho lavorato molto per crearmi un solido reddito passivo e oggi posso permettermi di non operare”.

Potremmo continuare: le ragioni sono davvero tante e applicabili sia al settore dei tabacchi che a quello di qualsiasi altra impresa.

Quali sono i vantaggi, invece, per chi acquista una tabaccheria?

Riflettiamo, piuttosto, sul perché un investitore dovrebbe subentrare a una concessione di vendita di generi di monopolio, rilevando una tabaccheria già esistente.

Senza dubbio è un settore ancora privilegiato rispetto ad altri che hanno subito le liberalizzazioni di mercato. Si lavora ancora in un regime di monopolio e nel rispetto del numero chiuso stabilito per le tabaccherie. La concorrenza, in questo modo, non aumenta ma resta cristallizzata nel tempo.

Un altro vantaggio è dato dall’incremento di prodotti e servizi che possono essere offerti da un’attività del genere. Se il core business restano le sigarette e la Lottomatica, oggi un tabaccaio può proporre molto altro: ricariche telefoniche, trasferimenti di denaro, pagamenti di bollette, eccetera.

Questo permette di acquisire una clientela molto varia: chi, oggigiorno, non entra almeno una volta a settimana in un tabacchino pur non essendo un fumatore?

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È una realtà commerciale con delle regole da rispettare attentamente, nella quale si gestisce un grosso flusso di denaro, che offre alte prospettive di guadagno.

Ti interessa approfondire l’argomento? Trovi qui una lista di articoli già online relativi al settore dei tabacchi.

Clicca qui, invece, se vuoi visionare gli annunci delle tabaccherie in vendita.

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3 Commenti

  1. La verità è ben diversa , ci sono tante tabaccherie in vendita perché è un attività che ormai per tirarti fuori lo stipendio devi farti un sacco di ore e accollarti sempre più responsabilità. E “ l’esclusività “ come dite voi ormai non c’è più , visto che i gratta e vinci e i giochi li hanno dati a cani e porci ormai . I nuovi servizi che avete citato sono solo perdite di tempo a guadagno zero …. Da un ex tabaccaio

  2. Il guadagno sulla vendita , sempre in calo quantitativamente,del tabacco (aggio) è fermo al 1993 quando passo’ all’attuale 10%.
    Dal punto di vista commerciale la grande distribuzione ci ha cancellati.
    I servizi ,telefonia – bollettini – multe ecct , sono a perdere.
    I costi (luce affitto riscaldamento contratti wi fi fideiussioni ecct) alle stelle .
    Totocalcio e Superenalotto , oltre totip e tris, morti e sepolti.
    Chi acquista una tabaccheria è un illuso .

    1. Si è proprio così. E il nostro sindacato non fa nulla. Dovremmo chiudere le saracinesca, tutto in tutta Italia, e scioperare chiedendo il raddoppio degli aggi , altrimenti che senso ha pagare la novennale , non c’è nesdin privilegio, anzi. Inoltre il pizzo che chiede IGT lottery per la vendita dei gratta, è vergognoso. Così come tutte le altre ridicole provvigioni per i vari servizi impegnativi e di responsabilità che diamo con un bagaglio di corsi obbligatori e di aggiornamento, pure questi obbligatori. Non capisco dove vogliono arrivare in questo modo ci obbligano a chiudere per
      sempre.

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