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Bilanci: la guida definitiva ai 3 bilanci chiave

La lettura dei bilanci finanziari, in genere non è in cima all’elenco delle cose da fare per un imprenditore. Ciò è dovuto, in gran parte al fatto che molti proprietari di imprese non sono esperti o non si interessano di contabilità; infatti i bilanci invece di chiarire la situazione finanziaria della propria attività, spesso confondono gli imprenditori. Di conseguenza, potresti dipendere dal tuo commercialista, con cui la maggior parte dei proprietari parla solo una o due volte l’anno, per spiegare la situazione reale della tua attività. In alternativa, potresti fare affidamento esclusivamente alla disponibilità del proprio conto bancario per prendere decisioni aziendali.

Gli imprenditori che trascurano i propri bilanci in genere si concentrano solo su uno dei tre bilanci chiave. Anche se questo è meglio che non controllare affatto il rendiconto della attività, però concentrarsi esclusivamente su una frase fornisce solo una parte della storia. E questo, invece di fornire chiarezza può portare ad ulteriore confusione.

I tuoi bilanci raccontano la storia della tua attività. Se li trascuri del tutto, ti perdi la narrazione che ti darà il quadro completo della situazione finanziaria della tua attività. Ma leggere i bilanci può essere un po’ come leggere di filosofia: senza una guida, potresti perdere elementi chiave che trasformano la storia confusa, noiosa o semplicemente “okay” in una storia che rivisiti volentieri ancora e ancora.

La storia finanziaria della tua attività comprende tre bilanci chiave. Diamo un’occhiata a ciascuno di questi documenti, così come il modo in cui lavorano insieme per formare una storia completa delle finanze per la tua azienda.

Bilancio 1: Conto economico

Il conto economico, chiamato anche conto costi e ricavi (o profitti e perdite), probabilmente ti è già familiare. Questo è il rendiconto finanziario su cui la maggior parte degli imprenditori si concentrano, perché è il più facile da capire. Si conclude con reddito netto (o utile) dell’azienda – qualcosa che tutti gli imprenditori vogliono sapere.

Il conto economico può essere sintetizzato dalla seguente equazione:

Entrate – Spese = Entrate nette (o Utili)

Il tuo conto economico racconta la storia delle entrate e delle spese della tua azienda per un periodo di tempo. In genere, i conti economici vengono prodotti per un mese, un trimestre o un anno. Anche se non vi è alcuna regola che dice che non è possibile esaminare i conti economici per un determinato giorno, settimana o addirittura per più anni, anche se di solito non è particolarmente utile esaminare i profitti e le perdite per questi periodi di tempo.

Parti del conto economico

Nonostante l’equazione del conto economico sembri semplice, ci sono più parti al suo interno:

  • Ricavi operativi: considera le entrate derivanti dalle operazioni della tua azienda o dalle attività primarie (vendite). La sezione delle entrate operative del conto economico include anche i resi o i rimborsi dei clienti.
  • Costo delle merci vendute: chiamati anche costo della produzione, queste sono le spese derivati direttamente per la realizzazione del tuo prodotto o alla consegna del tuo servizio. Queste spese possono includere manodopera, materiali e costi di spedizione, solo per citarne alcuni. Il costo della produzione venduta si trovano subito dopo il valore della produzione (ricavi) e, quando è sottratto il valore della produzione dal costo della produzione, abbiamo l’utile lordo.
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Valore della produzione – Costo della produzione = Utile lordo

  • Spese operative: come suggerisce il nome, le spese operative includono tutte le spese che contribuiscono al funzionamento della tua attività chiamati anche spese generali della vostra azienda. Queste spese possono includere affitto, buste paga, assicurazione e qualsiasi altre spese collegata ad esso.
  • Altre entrate e spese: alcune entrate e spese non sono direttamente correlate alle operazioni della tua azienda. I rimborsi e interessi passivi sono esempi comuni di altre entrate e spese. Questi depositi e spese sono separati dai proventi e dalle spese di esercizio per motivi di chiarezza. Inserendoli in una sezione separata del conto economico, cosi è possibile visualizzare facilmente la descrizione delle attività operative.
  • Reddito netto: questa è la il risultato finale sul conto economico. Il reddito netto, chiamato anche utile dell’esercizio è ciò che rimane dopo che tutte le spese sono state sottratte da tutte le entrate della tua attività.

Per essere chiari: il conto economico è un capitolo molto importante nella storia finanziaria della tua azienda. Ma è solo un capitolo, e concentrarsi esclusivamente su questo capitolo ti darà solo una parte della narrazione. Quindi è molto importante per te e per la tua attività per passare con facilità al capitolo successivo.

Bilancio 2: Lo stato patrimoniale

Ogni transazione o movimento nella tua attività ha un impatto sul bilancio aziendale. Sfortunatamente, molti imprenditori ignorano questi dettagli, perché non ne comprendono l’importanza.

In breve, lo stato patrimoniale mostra ciò che la tua azienda possiede e ciò che deve. Mentre il conto economico mostra l’attività di entrate e uscite per un periodo di tempo, lo stato patrimoniale mostra un riepilogo della posizione finanziaria completa della attività a partire da una determinata data.

Il bilancio può essere sintetizzato da questa equazione:

Attività = Passività + Patrimonio netto

Parti dello stato patrimoniale

Come suggerisce la parola bilancio, lo stato patrimoniale deve essere in pareggio, il che significa che la somma delle passività e del patrimonio netto deve essere uguale alle attività. Ma quali sono le attività, le passività e il patrimonio netto?

1. Le attività: comprendono tutte le risorse che sono di proprietà della tua azienda. Le attività includono cose concrete come denaro in banca, mobili e attrezzature, edifici e veicoli. Ma le attività includono anche cose immateriali, come crediti, brevetti e avviamento . Le attività possono essere ulteriormente suddivise in sottocategorie come attività fisse- consolidate chiamate anche a lungo termine e attività correnti o a breve termine. Le attività a lungo termine dovrebbero durare più di un anno, mentre le attività a breve termine non dovrebbero superare un anno di tempo.

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2. Le passività: le passività sono responsabilità dovute alla tua azienda. Puoi considerare questa sezione come i tuoi debiti commerciali, spese che la tua azienda non ha ancora pagato. Le passività comprendono i debiti, interessi passivi delle carte di credito e interessi passivi sui prestiti e mutui. Come le attività, le passività possono essere sottocategorizzate come a lungo o breve termine. La maggior parte dei prestiti sono passività a lungo termine, mentre gli interessi bancari e gli isteresi sulle carte di credito sono passività a breve o correnti.

3. Patrimonio netto: l’utile è ciò che resta dopo che le passività dell’azienda sono sottratte dalle attività dell’azienda. L’utile può essere ulteriormente suddiviso in diverse sottocategorie:

  • Utili non distribuiti: si tratta del denaro che rimane nell’attività dopo che il proprietario ha prelevato e distribuito gli azionisti o altri dividendi. Queste entrate sono cumulative, il che significa che si sommano anno dopo anno.
  • Capitale sociale: questa è la quantità di denaro versato all’azienda da parte dal proprietario o dagli azionisti. I contributi versati dal proprietario o i soci sono considerati investimenti e capitale sociale.
  • Azioni proprie: le azioni proprie sono una porzione delle azioni che la società conserva. Le azioni proprie sono fuori dal comune nella finanza delle piccole imprese.

Idealmente, l’utile dovrebbe essere un numero positivo nel bilancio. Sfortunatamente, questo non è sempre così. Tante passività o estrazioni e distribuzioni eccessive possono comportare un patrimonio netto negativo. Quando accade, le passività superano le attività, il che potrebbe indicare problemi per l’azienda. O per lo meno, mette l’imprenditore in una posizione sfavorevole nel caso in cui decide di vendere l’attività.

Come indicato in precedenza, ogni transazione nella tua attività influisce in qualche modo sul bilancio. E lo stato patrimoniale sintetizza la posizione finanziaria complessiva della tua attività, rendendola un documento chiave e un capitolo cruciale nella storia finanziaria della tua attività.

Bilancio 3: il rendiconto finanziario

Considerando che il conto economico e il bilancio possono essere prodotti per competenza o per cassa, in base alla liquidità il rendiconto finanziario segue rigorosamente un principio di competenza economica. Infatti il rendiconto finanziario viene spesso ignorato poiché spesso difficile da capire persino ai professionisti esperti.

Il rendiconto finanziario è probabilmente il più importante dei tre bilanci. sintetizza lo stato finanziario con il conto economico e risponde alla domanda che ogni imprenditore vuole sapere: “Dove sono finiti i soldi?”

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Se hai mai esaminato il reddito netto nel tuo conto economico e ti sei chiesto perché non corrisponde al saldo nel tuo conto bancario o persino nel bilancio della tua attività, la risposta si trova nel rendiconto finanziario.

Scomposizione del rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario può essere presentato in vari modi. Ma vediamo di analizzare una scomposizione semplificata del rendiconto finanziario:

  • Utile netto: questo importo viene estratto direttamente dal conto economico in base alla competenza economica.
  • Aumento o diminuzione della liquidità: il rendiconto finanziario, come il conto economico, viene prodotto per un periodo determinato di tempo. L’aumento o la riduzione della liquidità sul rendiconto finanziario mostra se il saldo delle disponibilità liquide della vostra azienda è aumentato o diminuito per il periodo in esame. Un aumento di liquidità potrebbe significare che hai portato più denaro di quanto hai speso, oppure potresti aver fatto un investimento importante che ha avuto un impatto sulla tua situazione contabile. La liquidità può anche aumentare se si ottiene un prestito. Una riduzione della liquidità significa che la tua azienda ha speso più denaro di quanto abbia fatturato nel periodo considerato. Questo può accadere anche se il tuo conto economico mostra un profitto. Considera che è possibile che la liquidità diminuisca anche in un mese redditizio, poiché alcune spese in contanti non incidono sul conto economico.
  • Contanti alla fine del periodo: questa è la ciliegina sulla torta del rendiconto finanziario. Perché? Perché, alla fine, abbiamo un rendiconto finanziario con un numero finale che corrisponde al saldo del tuo conto bancario, a partire dalla data di fine dell’estratto conto.

E qui in cui finalmente abbiamo la risposta alla domanda: “Dove sono finiti tutti i soldi?”

Bonus: la dichiarazione degli utili non distribuiti

Potresti aver sentito parlare di qualcosa chiamato riserva di utili non distribuiti. Questa è una voce meno usata, e di solito non è inclusa nel rendiconto finanziario di un’impresa, quindi non ci dedicheremo molto tempo qui. In breve, gli utili non distribuiti è una relazione dettagliata delle modifiche sulla sezione del patrimonio netto dello stato patrimoniale.

Bilanci: la storia finanziaria completa

In questo articolo abbiamo presentato il conto economico per prima, perché il suo rendiconto finanziario è più familiare. Tuttavia, nella presentazione formale di un bilancio aziendale, lo stato patrimoniale è il primo documento presentato. Ciò è dovuto al fatto che esso è un riepilogo completo dell’integrità finanziaria dell’attività per l’intera durata della vita aziendale.

Ma l’ordine con cui leggi i tuoi bilanci non ha importanza. Ciò che conta è che tu comprenda lo scopo di ognuno e come tutti e tre documenti lavorino insieme.

La storia finanziaria della tua azienda viene raccontata non solo nei singoli bilanci, ma anche nella relazione di ciascuna dichiarazione con le altre (nota integrativa). La lettura dei bilanci finanziari può essere inizialmente difficile, ma non impossibile da fare.

Con il tempo, i tuoi bilanci finanziari diventeranno una storia che non vedrai l’ora di leggere con frequenza, il che, a sua volta, ti renderà un imprenditore più efficace e di successo.

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7 Commenti

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